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Das Ende Ist Mein Anfang: Ein Vater, Ein Sohn Und Die Große Reise Des Lebens (2006)

by Tiziano Terzani(Favorite Author)
4.32 of 5 Votes: 3
ISBN
3442129877 (ISBN13: 9783442129874)
languge
English
publisher
Goldmann ; Spiegel-Buchverlag
review 1: Di questa lunga intervista-testamento che Tiziano Terzani lascia a quanti lo hanno conosciuto ed in particolare al figlio Folco, con cui principalmente dialoga, ripercorre la sua esistenza e gli incontri che l'hanno segnata.Ma, a colpirmi in modo particolare, è la sua capacità di modificare la sua esistenza, spesso tramite scelte radicali, prima che questa gli lasciasse un vuoto esistenziale insopportabile.
review 2: "...e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore, della storia della mia famiglia e del grande viaggio della vita? Un dialogo fra padre e figlio, così diversi e così eguali, un libro testamento che toccherà a te mettere
... more assieme.Una strada c'è nella vitta, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici "Oh, m a guarda, c'è un filo!" Quando vivi, non lo vedi, il filo, eppure c'è. Perchè tutte le decisioni che prendi, tutte le scelte che fai sono determinate, tu credi, dal tuo libero arbitrio, ma anche questa è una balla. Sono determinate da qualcosa che è dentro di te che i tuoi amici indiani chiamano karma e con cui spiegano tutto, ciò che a noi è inspiegabile. Forse quel concetto ha qualche fondamento perchè ci sono cose nella vita che non si spiegano se non con l'accumularsi di meriti o colpe in vite precedenti.Devi sapere che i vietnamiti sono nell'area cinese, parlano un dialetto cinese - scritto poi in maniera strana, all'europea, grazie a uno dei soliti missionari francesi - ma se vai nei templi del Vietnam vedi che è tutto scritto in cinese, perchè i saggi, i colti, scrivono con i caratteri. I loro miti però narrano tutti di eroi che lottano contro la Cina imperiale e i loro monumenti sono tutti a gente che è morta lottando contro i cinesi. Storie bellissime. Un grande ammiraglio vietnamita blocca una flotta cinese infilando nel mare migliaia di pali appuntiti che stanno sott'acqua e che i cinesi non vedono. Poi arrivano e -paa! si bloccano tutti. Ingegnosi, straordinari, i vietnamiti, con un senso della loro identità forte, fortissimo. Io non ho mai detto che sono stato un giornalista obiettivo, perchè non lo sono. Perchè nessuno lo è, anche quelli che pretendono di esserlo sono falsi e finti. Come puoi essere obiettivo? Non lo sei mai. Perchè, come ci insegna Kurosawa nel film Rashomon, la stessa storia vista da sei persone diverse sono sei storie diverse. Perchè il modo stesso in cui guardi un episodio, i dettagli che scegli, gli odori che senti sono la tua scelta personale che influisce moltissimo sul tuo giudizio.Io sto benissimo. Sono in uno stato d'animo meraviglioso. Tutto quello che vedo, aspettando la mia fine, chiude il cerchio. Sai, c'era un famoso maestro zen e a un certo punto nella sua vita qualcuno gli chiede "Qual è il senso di tutto questo?" Allora lui prende un pennello cinese, lo tuffa nell'inchiostro e fa un cerchio. Questo è anche il mio sogno. Bello, no? Chiudere il cerchio.Sai, il momento ricoluzionario - io ho cercato di spiegarlo in vari modi - è esaltante perchè c'è qualcosa di nuovo per cui puoi impegnarti. L'ho detto con la frase più semplice che sono mai riuscito a dire " La rivoluzione è come un bambino; nasce bellino, ma magari dieci anni dopo diventa uno stronzo, gobbo e cattivo". Anche la rivoluzione quando nasce è affascinante, perchè ti promette una novità. Pensa, se oggi in Italia, in Occidente, sorgesse un Savonarola, una Giovanna d'Arco che dicesse "Via, rinunciamo a tutto, mangiamo la metà!" La gente lo farebbe di corsa, Folco. Metà dei giovani d'oggi sarebbero ben felici di buttare il telefonino nel lago per avere qualcosa di meglio. Poi però si scopre che in fondo il telefonino serviva; che il lago è inquinato... E'così, è così. Tu pensa, un popolo che dedica il suo tempo - Mao avrebbe detto che "spreca" il suo tempo, e in parte non aveva torto - ad allevare i grilli fuori stagione per poter sentire d'inverno, quando fuori nevica, la voce della primavera. Perchè il grillo dove sta? Sta al caldo, in una piccola zucca vuota, che è la sua casa, nella tasca interna della tua giacca. [...]Tu immagina una civiltà che è capace di pensare che se a un piccione gli leghi sulla coda un fischio che, come puoi capire, deve essere leggerissimo o il piccione non vola, quello emette un suono nell'aria. Se poi tu fai fischi di vario tipo e ogni fischio è di per sè uno strumento musicale con tanti buchi, con tanti suoni, e se tu hai tanti piccioni con tanti fischi tutti diversi, e lasci questi piccioni liberi per l'aria, senti allora la musica dei pianeti - wuuu!Prendi di nuovo i cinesi, questa cultura così diversa dalla nostra: scrivono diversamente, mangiano diversamente, dormono diversamente. Curioso che ora diventino tutti con la cravatta, Folco. La capisci la mia disperazione? La cravatta a tutti! Questi, che avevano scoperto che non bisognava mai legarsi niente attorno alla pancia perchè ti blocca il Qi, ora hanno tutti le cinture di Pierre Cardin. Ti dispera, no? Cos'è che mi dispera? La fine della biodiversità, mi dispera che non ci siano più le mele cotogne. Vogliamo le mele fatte tonde, tutte uguali, tutte lucide, e con questo eliminamo la diversità che è il fondamento della vita. Come dicono i sadhu, se non arrivi a piedi dove vuoi andare, non vedrai quello che vuoi trovare. F: E ora ti volti indietro e vedi la strada che hai fatto? T: Sì.F: E guardi anche avanti e ti domando dove va?T: No, non c'è futuro. Il futuro è una scatola vuota in cui metti tutte le tue illusioni.Come facevano i vecchi taoisti, dopo essermi fatto tante belle collezioni sono venuto qui con solo la copia moderna, da due soldi, di un bronzo tibetano. E'Milarepa, il poeta mistico del 1100, che con la mano all'orecchio ascolta le sofferenze del mondo. Lo adoro, ce l'ho sempre con me. Il mondo è pieno di occasioni, Folco, se pensi al nostro passato, alla nostra cultura. Aveva ragione il Vecchio quando diceva "Voi i vostri rishi, i vostri saggi, li avete dimenticati. Voi avete preso i vostri rishi e ne avete fatto dei libri che mettete nelle biblioteche, che studiate a scuola. Noi no. Noi li viviamo. Sono come Charlie Chaplin che quando per caso casca una bandiera rossa da un camion, lui gli corre dietro perchè gliela vuole restituire, e dietro di lui corre la gente. Questa sarebbe l'unica possibilità in cui anch'io potrei guidare una folla. Perchè proprio non è il mo ruolo, non lo è mai stato. F: Io mi domando se l'illuminazione non sia proprio l'arrivare a guardare il mondo così com'è e vederlo come perfetto. E quando il Vecchio ha aperto la bocca e ha cominciato a dire "La verità è una terra senza sentieri..." Se lo avesse detto due o tre anni prima avrei pensato "Ma vaffanculo, senza sentieri!" Io dovevo sapere quanto era alto il monte." less
Reviews (see all)
evilsoc
A great life of a great man with great insights into human life.
mockingjay
Piękna, przejmująca...
Jomain
Please read it
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