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The Bookstore (2013)

by Deborah Meyler(Favorite Author)
3.19 of 5 Votes: 3
ISBN
147671424X (ISBN13: 9781476714240)
languge
English
genre
publisher
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review 1: Nonostante l’ambientazione sia meravigliosa, tanto da farmi davvero desiderare di andare di filato a New York a respirare quell’atmosfera incantata di una piccola libreria dell’usato, questo romanzo non mi ha entusiasmata, purtroppo… La trama mi ha decisamente fuorviata dal contenuto effettivo della storia, incentrata soprattutto sulla protagonista e ben poco sul fascino dei libri, motivo per cui ho iniziato la lettura. Ci sono tanti riferimenti a testi, artisti famosi e opere d’arte, purtroppo molti a me sconosciuti, cosa che mi ha impedito di capire appieno quella parte di dialoghi e forse anche parte del significato che l’autrice voleva trasmettere. Esme è carina, ma non mi ha colpito e non sono riuscita ad immedesimarmi in lei, nè ho potuto entrare in sin... moretonia con i suoi pensieri. Mitchell è incommentabile: l’ho odiato fin dalla prima volta in cui il suo nome è apparso. Paradossalmente ho apprezzato di più i personaggi secondari, che hanno senz’altro più carattere e più cose da trasmettere dei due anonimi protagonisti. Luke in particolare, e i riferimenti a vari generi musicali, così come George e la passione per ogni singolo libro del suo negozio. Lavorare in una libreria dev’essere un’esperienza suggestiva, ma dal racconto di Esme questo sentimento non emerge e passa totalmente in secondo piano. Ho trovato la storia un po’ banale, poco coinvolgente, non ho trovato (davvero a malincuore) qualche frase che potesse darmi quel qualcosa in più, uno spunto, un insegnamento, anche se fino alla fine ho sperato in un recupero che non è mai arrivato. Una lettura “da spiaggia”, carina ma che lascia il tempo che trova.
review 2: La lecture de ce livre a été épuisante, beaucoup trop de références diverses. Groupes de musique, auteurs, peintres, architectes et autres encore. Il m'a fallu faire plusieurs recherches pour saisir l'humour ou les conversations des personnages. Personnage qui ne sont pas toujours très équilibré. Mitchell en est le meilleur exemple, on ne peut pas tenter de comprendre ce qui ce passe dans sa tête, puisqu'il a l'esprit trop changeant. Le personnage principal n'est pas vraiment attachant, il manque de saveur. Puis la fin est très décevante, c'est le genre de fin qui dit: «J'ai vécue beaucoup de chose cette année, mais je ne sais pas ce que l'avenir va me réserver.» et on nous laisse là-dessus. Très décevant. less
Reviews (see all)
Michele
Actually, I got halfway through and decided it just wasn't worth my time.
Jacquie
I read it even though I found the character's stilted and unbelievable.
Mel12601
I enjoyed it, but would have liked a more definate end.
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