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Sono passati sei mesi dalla conclusione dell’operazione Vestale, Rob ha lasciato la squadra omicidi e la polizia di Dublino, mentre Cassie Maddox ha scelto di spostarsi nella squadra che si occupa di violenza domestica.
Un giorno viene però ritrovato il corpo di una donna in un casolare diroccato, la donna, uccisa a pugnalate, risponde al nome di Alexandra Madison, ovvero l’alias che Cassie usava quando lavorava sotto copertura anni prima. Viene coinvolto per questo motivo anche Frank Mackey, direttore del reparto infiltrati, che nota una incredibile somiglianza tra la sconosciuta uccisa e Cassie, e le propone di lavorare nuovamente come infiltrata per aiutare la polizia a scoprire chi possa aver ucciso la donna.
Della donna la polizia sa solo che aveva assunto l’identità di Alexandra, che frequentava un dottorato in letteratura e che viveva con altri quattro studenti a Whitethorn House, una antica residenza nella campagna irlandese.
Il punto di vista che seguiamo in questo secondo romanzo della serie Dublin Murder Squad è quello di Cassie, che accetta di infiltrarsi nel gruppo di studenti come se Alexandra Madison non fosse stata uccisa ma solo ferita dalle pugnalate.
La premessa del romanzo è piuttosto improbabile (una ragazza molto somigliante a Cassie che prende l’identità fittizia creata anni prima dalla poliziotta), nonostante questo il romanzo è molto coinvolgente, soprattutto dal momento in cui Cassie inizia a spacciarsi per Alexandra e a interagire con i coinquilini. Per chi ha letto il primo romanzo della serie (Nel Bosco) è sicuramente evidente la ragione dello smarrimento di Cassie e la motivazione alla base di alcune scelte azzardate nel lavoro sotto copertura.
Tana French costruisce un altro ottimo giallo thriller in cui la psicologia dei personaggi (tutti molto ben caratterizzati) gioca un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia.
* La somiglianza by Tana French ★★★★☆
*Ho letto questo libro in inglese
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