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Una Donna Misteriosa (2012)

by Lesley Lokko(Favorite Author)
3.3 of 5 Votes: 1
ISBN
8804628472 (ISBN13: 9788804628477)
languge
English
genre
publisher
Mondadori
review 1: Premetto che credo che questo sarà l’ultimo romanzo che leggerò della Lokko, sebbene tutti mi parlino bene de L’estate francese e Cioccolato amaro. Sono arrivata a stento a finire questo libro, estremamente lungo – non che abbia avuto mai un problema con il libri “voluminosi”, tutt’altro -, eccessivamente ridondante e malinconico allo svilimento. Potrei ripetermi, menzionando più o meno le stesse pecche che avevo riscontrato in Un perfetto sconosciuto, ma in questo caso direi che il tutto è più grave, avendo constatato che l’utilizzo dello stesso schema narrativo non fa altro che stancare il lettore.Incontriamo Anneliese Zander de Saint Phalle, una famosissima stilista londinese che si appresta a concludere la propria carriera. Ha un marchio prestigioso ... moree tutto quello che si possa desiderare, ma il suo successo deriva dall’aver messo da parte tutto ciò che concerneva la sua vita sociale e familiare.Scopriamo dunque la storia di Hannelore von Riedesal, una ragazza di origini tedesche che vive la sua infanzia con la famiglia in Sud Africa nel 1940, per poi frequentare le scuole a Città del Capo. Forse i racconti della madre o il forte disprezzo per la società autoctona del padre, le fanno decidere di prendere una nave per la Germania, alla scoperta di un mondo nuovo e così diverso dalla sua Africa. Inutile dire che Hannelore e Anneliese sono la stessa persona, e che la stilista rifiuta fortemente il suo passato che prima o poi verrà a galla. Costruendo il proprio destino da zero, Anneliese è diventata fredda e impassibile, tanto da avere un rapporto di odi et amo con la figlia appena ventenne Callan, che sembra avere ereditato il carattere della madre e aver rinunciato a tentare di snodare le fila del suo passato. Compare anche Tara, amica di Callan e orfana, che Anneliese prenderà sotto la sua ala protettiva. Motore maschile della storia è invece l’architetto Ree Herz, sposato con l'ex top model Hayley, assunto da Annaliese per la progettazione del suo showroom londinese, e che sembra avere una malcelata attrazione nei confronti di Callan. Ruolo importante è poi quello di Lindi, la cui storia viene svelata solo nelle battute conclusive del romanzo, della quale si sa solo che i genitori, come quelli di Ree, hanno partecipato come attivisti alla lotta per l’indipendenza del Sud Africa.Il romanzo, come avevo già accennato all’inizio della recensione, è lento, in alcuni casi lentissimo. Il salto temporale e continentale non fa altro che rendere pesante la lettura, come anche il continuo mutare dei punti di vista. Sono tante le tematiche delle quali si tratta, tra cui la diversità, la segregazione razziale, la lotta per ciò che si ritiene giusto, la difficoltà delle relazioni madre-figlia che abbraccia più generazioni. Nonostante l’intento, quello che dovrebbe essere un romanzo di formazione, alla fine risulta essere un lungo e esasperante monologo categorizzabile come chick-lit. L’impressione è che il romanzo sia una commistione di storie che si susseguono su un continuum storico disarticolato non solo dagli improvvisi sbalzi temporali - ai quali la Lokko ci abbondantemente abituato – ma anche dalla promessa della trama dell’opera che ci portava a pensare fosse ambientato prevalentemente in Africa, mentre questa fa solo parte del passato dei protagonisti. Inoltre, l’intento di stimolare emozioni forti e melanconiche viene surclassato da una prosa altamente ricca di subordinate. La mia convinzione è che la Lokko avrebbe potuto scrivere una storia ben più toccante e leggibile servendosi di sole trecento pagine. Non ho trovato nulla di diverso da tanti romanzi che si trovano in circolazione, ma soprattutto, non ho trovato un motivo valido che potesse trattenermi su quelle pagine, mentre continuavano a vorticarmi nel pensiero i diritti del lettore di Daniel Pennac.
review 2: Oh how I would trade places right now; Melbourne for Bali… was it only 5 weeks ago that we were lying by the pool in the 32 degree heat? And here I am today… admittedly sick and at home, but with the heater and my favourite trackie pants on. Well, that is Melbourne for you, the good and the bad weather wise!Bali gave us some wonderful memories, one of which was the discovery of a fantastic café/restaurant/bookstore named ‘Biku’ in Seminyak. It stored a collection of new books printed in English and Indonesian and a selection of second hand titles for us travelers who discover they didn’t pack enough books for their trip (I seriously thought 5 was going to be enough for 10 days!). I came across An Absolute Deception and it caught my eye immediately as I have read two other titles by the same author, and I admittedly loved the cover illustration. A lengthy 500 pager, I knew it would take me to the end of my trip.An Absolute Deception, like Lokko’s other publications, follows a series of characters over a great expanse of time; in this case 30+ years. The story unfolds from the perspective of her main characters Hannelore, Annelise, Callan, Tara, Lindi, Ree and Hayley. As we learn about each character’s past and present we see how they all connect in their unique and individual ways, culminating in the final chapters of the novel.Annelise is an A class fashion designer based in London, yet we know her roots are both German and South African. Callan is her brazenly independent daughter who moves from New York back to London when her mother’s company needs her. Callan does not know the identity of her father, yet never pushes her mother for the details. This irritates me! Her mother reveals nothing of her past to her daughter, has come up with a whole new personality in fact to deceive the world of her upbringing and the events that led her to leave South Africa and come to Europe.Lokko jumps around between characters and time periods energetically; it creates a strangely disjointed story that I found difficult to engage with. It took me a long time to finish this as I couldn’t find an ‘in’ until the last 100 pages or so when all of the ‘deceptions’ were brought to the surface.Although this novel is ideally ‘chick lit’, it deals with themes of love, lies, family, sex and identity, is goes on a genre bender throughout touching on highly political topics of the countries it sets it story against; South Africa and Namibia play a leading role, as they have in Lokko’s other books. Apartheid, democracy and corruption are laced through the story and highlight a very intelligent author who feels passionately about these topics, yet at times they detract from the main story line. Knowledge on these areas created far more interesting characters who were motivated and educated, however my ability to bond with them lacked. This was one of the initial reasons I chose this book, Lokko’s characters in Bitter Chocolate and A Private Affair were tantalizingly seductive and fascinating. In both instances I finished reading wanting to know more about them and what happened after ‘The End’. In An Absolute Deception I was done with the characters after the somewhat ‘soggy’ ending.I like Lokko’s writing style; however maybe two reads of the same genre/composition by the same author is enough for me. less
Reviews (see all)
Shiro
Good book but has a weird end, incomplete... I hope it comes a sequel...
Solo
Disappointing compared to her others which I've read & loved.
Ritumitu
Another good novel from Lesley lokko. Recommend this author.
NIcole
Boring only read 20 pages and lost interest.
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