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Ich Nannte Ihn Krawatte (2012)

by Milena Michiko Flašar(Favorite Author)
4.11 of 5 Votes: 1
ISBN
380313241X (ISBN13: 9783803132413)
languge
English
genre
publisher
Verlag Klaus Wagenbach
review 1: Ci sono libri sottili, che passano quasi inosservati, poco strombazzati e pubblicizzati, stanno sugli scaffali delle librerie in angoli bui, schiacciati da nomi molto più importanti ed invadenti, sembrano vivere solo per l'attimo in cui qualcuno venga catturato da loro, così per caso.Il signor Cravatta è uno di questi, è un romanzo toccante, delicato, costruito con un linguaggio lieve, di ambientazione giapponese, ricco di temi quali la perdita e la solitudine, di quello che non diciamo e non facciamo, il nascondere e la vergogna, descrive il mondo di personaggi soli ed in difficoltà che però riescono a superare il momento di crisi tornando alla vita. Con una prosa evocativa, l’autrice porta in scena una narrazione in cui si alternano tenerezza, dolore e rimpianto... more.Milena Michiko Flasar, di madre giapponese e di padre austriaco, vive a Vienna e scrive in tedesco. Il Giappone è il suo paese di riferimento. Dopo alcune raccolte di novelle, nel 2012, pubblica un romanzo breve, Il signor Cravatta , che ora l’Einaudi presenta nella puntuale traduzione di Daniela Idra.Il libro affronta problemi cruciali del Giappone contemporaneo, come quello degli "hikikomori", ragazzi e ragazze che, causa l’ansia da prestazioni a scuola e di aspettative in casa, si isolano interrompendo ogni contatto con famiglie e società, quello dei "salaryman", gli uomini-salario sempre a rischio di "karoshi", (decesso per superlavoro) o di licenziamento causa la crisi, quello del bullismo tra gli adolescenti nelle scuole. Più in generale racconta di perdite e di solitudine, ma con una speranza di redenzione, di rinascita finale.I capitoli sono brevi, scritti come pagine di diario in cui il monologo interiore si insinua di continuo nella narrazione oggettiva, una piccola perla, una bellissima sorpresa.Un libro molto intenso, scritto molto bene, di una scrittrice da non perdere di vista e da cercare ancora.
review 2: The promotional material I found online for I Called Him Necktie opens by claiming “This is the Japanese Catcher in the Rye for the 21st Century.” Audacious as this claim may seem, I think it’s accurate. I Called Him Necktie is a marvel of a book, brief but rich, written from the standpoint of a deeply alienated young man.The narrator Taguchi Hiro is a hikikomori—one of the estimated 100,000 to 320,000 (data provided by the author) Japanese young people overwhelmed by this highly competitive society who “refuse to leave their parents’ house, shut themselves in their rooms and reduce their contact with the family to the minimum.” Hiro has begun to leave the family home unobserved, spending long stretches of time sitting on a favorite bench in a local park. It’s at this park that Hiro meets “Necktie,” an unemployed businessman who has not been able to tell his wife about the loss of his job and who leaves home each day as if he were still going to work.Hiro and Necktie are compelling characters, deeply troubled, but easy to understand and identify with. Hiro has abandoned societal expectations; Necktie is unable to abandon them, despite his own desires and circumstances. As the two trepidatiously build a friendship they strengthen one another. Hiro recounts stories of classmates with burdens similar to his own; Necktie reveals the tragedy lying in his own past.The book is just 133 pages long, but each of those pages—each paragraph—is a treasure. Like Catcher in the Rye to which it’s compared, it is a book for repeated reading that will offer up new rewards each time. less
Reviews (see all)
Dnggg
Das Beste an diesem Roman ist sein Titel, der Rest ist vor sich hinwesende Institutsprosa.
Vick
Awesome and sad story. Just love it !
cesy
Das perfekte Buch
DaveMontana
Bestes Buch 2012
poppy
review to come
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