La Parola di questo “tempo favorevole”, i ritiri, le omelie ben fatte, la preghiera e le opere di carità, fanno nascere una nostalgia struggente nel cuore del credente: «Il tuo volto io cerco, o Signore, non nascondermi il tuo volto» (Sal 27,8-9). La ricerca del volto di Dio esprime un desiderio profondo di comunione. Contemplare il volto di Dio e lasciarsi contemplare da Lui ci fa vivere la dimensione esperienziale del discernimento. Perché esso non è semplicemente un processo che coinvolge la nostra capacità razionale, ma anche la dimensione affettiva e spirituale. Quanto più profonda è la comunione, tanto più sincero e trasparente sarà il vissuto che scaturisce dal processo di discernimento, e verrà manifestato in noi il volto di Dio, in una comunione così profonda che il volto di Dio riverbera nel volto della persona. Il “santo” è la persona in cui traspare il volto di Dio proprio per questa unità e comunione con Lui.
Advertisements Share this:In Quaresima «il tuo volto io cerco o Signore»
Related articles
Related books