Things I should have known – Claire LaZebnik

Buongiorno, dopo quasi un mese di assenza e una cartella delle bozze decisamente troppo piena, torno con una recensione. Ho finito questo libro stamattina, in treno, e ho ancora mixed feelings about it.

La domanda che mi sono posta, più o meno a metà libro, è la seguente: quanta carne puoi mettere sul fuoco, prima che diventi troppa?

La risposta, ovviamente, varia da persona a persona. Ma, dal mio punto di vista, qui ce n’è troppa. E il troppo, un pochino, stroppia. Ma andiamo con ordine.

INFO

Cominciamo con la parte spoiler-free: abbiamo una coppia di sorelle, Chloe ed Ivy, che vivono a casa coi genitori. Sembrerebbe una situazione comunissima, se non che Ivy è autistica, quindi cominciamo la storia vedendo Chloe (bellissima, fidanzatissima, intelligentissima, supercarismatica e di buon cuore) che, nonostante sia più piccola della sorella di quasi quattro mesi, la aiuta e si prende cura di lei. A un certo punto, però, desiderosa di avere un po’ più di tempo per se stessa, si chiede se non sia tempo per Ivy di conoscere nuove persone ed essere un po’ più sociale di quanto non sia. E’ a quel punto che organizza un appuntamento con Ethan, un ragazzo autistico che frequenta la sua stessa scuola per ragazzi con particolari necessità, e che, casualmente, è anche il fratello dell’unica persona al mondo più burbera di Nick Miller e del nonno di Heidi messi insieme: David.

Ovviamente il problema non è che una delle protagoniste soffra di autismo, anzi, trovo che sia bello vedere rappresentata una categoria che viene così raramente calcolata.
La cosa che, secondo me, rende il tutto esagerato è il fatto che Ivy sia anche lesbica. E andrebbe benissimo, I mean, esistono lesbiche in ogni categoria di persone. Ma l’autrice non è in grado di gestire le cose insieme e finisce col rendere il tutto molto superficiale, in alcuni punti. Per non parlare di come sia riuscita a farmi odiare TUTTI i personaggi, uno alla volta.

Quindi, tirando le somme, cosa ne penso di questo libro? Non è male. Ho letto cose decisamente peggiori. E di sicuro è un grosso thumbs up per l’idea e lo sforzo. Nel complesso è una lettura piacevole, senza troppe pretese, capace di scaldare il cuore in un alcuni punti. Perfetta per chi ama le love stories ma è stufo di leggere sempre le solite cose.

Il mio voto: 3,5/5

Read you soon,

-D

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