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Los Bárbaros: Ensayo Sobre La Mutación (2008)

by Alessandro Baricco(Favorite Author)

3.71 of 5 Votes: 5

ISBN

8433962736 (ISBN13: 9788433962737)

languge

English

genre

Nonfiction

publisher

ANAGRAMA

review 1: Come sempre AB si dimostra un notevole divulgatore. Non credo che avrei mai letto un libro sulla metacultura se non da lui. Un onest'uomo vede appannarsi o svanire numerosi agganci sociali e riferimenti culturali. Invece di gridare e scalmanarsi prova a capirci qualcosa, annoda fili, cataloga riferimenti, pulisce le sue lenti, ascolta la sera e quando non riesce a trovare un nesso - se una cosa lo ha colpito - la tiene da parte perch� non si sa mai. Lavoro notevole. Ora si capisce anche perch� i soloni - quasi dei Vecchioni ma AB non somiglia a Susanna - attaccassero o snobbassero il ragazzo meraviglia; lui far� parte di un mondo che vedr� pi� oltre, loro hanno gi� il collo anchilosato e guardano dove puntarono la testa vent'anni fa... Per farsi perdonare l... more'esasperante esosa esazione di "senza sangue" il libro fu offerto (a puntate! un saggio a puntate!!!) assieme a Repubblica anche se � tuttora scaricabile dal sito, se non ritagliaste le pagine allora... rinunciate a un aperitivo e accattativillo. [Tempo fa ho letto uno dei soliti attacchi ad AB. uno se la prese perch� AB nasce nella buona borghesia torinese - avercela! Gli auguro di passare cinque anni in un posto privo di buona borghesia poi, se riesce a tornare da Paramaribo, da Asunci�n da una pulciosa capitale dell'Asia centrale o araba o perch� no dalla Siberia... lo vedr� pietire perfino per un t� alle cinque coi pasticcini avanzati] PS leggo su Repubblica il 19 gennaio 2009 un articolo dove Zygmunt Bauman con prosa immonda e sociologismi carpiati ricicla casualmente con ritardo d'anni le idee di Baricco ne "I Barbari" premendole a martellate per farle aderire alle sue preesistenti strutture concettuali liquide... ed � considerato un guru.
review 2: I find this book very problematic: I really don't know what Baricco is standing for, and I'm afraid neither does he! At first he seems to state that our culture is going down as a consequence of the "Google-phenomenon": everything is superficial, there's no depth anymore. That might be plausible, but his arguments are so "grotesk" (he speaks of the mutation of men into fish, of hordes of barbarians invading our society, etc), and he's constantly contradicting himself, that I suppose he just wanted to write a satire on cultural pessimism. Perhaps I'm awfully unjust, but I have the impression that Alessandro Baricco is the "Roberto Benigni" of Italian literature! less

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