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I Barbari. Saggio Sulla Mutazione (2006)

by Alessandro Baricco(Favorite Author)
3.72 of 5 Votes: 2
ISBN
8860440778 (ISBN13: 9788860440778)
languge
English
genre
publisher
Fandango libri s.r.l.
review 1: Una storia da raccontare a proprio figlio il giorno che ti domanderà di spiegarti i tempi in cui viviamo. Baricco è davvero bravo nell'intrecciare furbescamente l'immaginazione con la realtà riuscendo a costruire un saggio godibile e leggero. Se è vero che nella contemporaneità, dominata da queste nuove entità avanzanti che Baricco chiama barbari, stiamo subendo una mutazione nei processi cognitivi e gnoseologici invertendo la polarizzazione profondità/superficie in favore di quest'ultima, allora questo saggio è esso stesso un esercizio che mira a rendere esplicita questa mutazione, che tenta di surfare piuttosto che scendere in profondità.(in parte, la si può scorgere persino all'interno delle scienze sociali questa mutazione, dove la scena è dominata dallo sto... morerytelling, il rigore è stato diluito, rendendo fruibile il proprio discorso per un pubblico più vasto). La velocità dei cambiamenti portata da Google rende qualche sua considerazione sorpassata, ciò nonostante non mancano spunti interessanti. L'enorme rivoluzione che Google ha portato è quella di aver demolito il concetto di autorità nella conoscenza per lasciare spazio a quello di dinamicità. Una verità è tale non perché posseduta da persone che hanno offerto la loro vita per quella conoscenza e quindi hanno l'autorevolezza in merito, ma per il numero di relazioni che quella verità ha con il resto del sapere/mondo. Se per questo aspetto le conseguenze sono difficili da calcolare e imprevedibili, possiamo invece temere che il cambiamento avvenuto nei processi esperienziali abbia dei risvolti poco promettenti. Il concetto di esperienza infatti viene completamente stravolto. Non si basa più sul fare propria, attraverso un processo di ricerca e scendendo in profondità, quella tale cosa, ma di tracciare in movimento delle linee tra punti diversi, tra quella e altre conoscenze, senza mai farle proprie singolarmente bensì facendo propria quella linea che viene disegnata dal nostro percorso. Beh, poco male, direte voi, si è solamente sostituito un movimento (superficie/profondità) con un altro (solo in superficie). Ma che ne è dell'atto riflessivo? La riflessione, elemento costitutivo del pensiero e gesto filosofico per antonomasia non ha più senso d'esistere in uno scenario di questo genere. E in effetti sono già evidenti i prodromi di questo processo.Un'altra conseguenza dell'avanzata incessante del dominio della tecnica riguarda quella parte di mondo che si è trovata a guidare questo processo, il mondo occidentale di derivazione illuministica, e riguarda un gesto principalmente attuato dalla parte più acculturata: la ricerca nostalgica dell'autenticità. Baricco, ribalta quello che è il punto di vista di tutti: la ricerca e il godimento di oasi intatte al riparo dal progresso, dove gli echi e riverberi del passato risuonano ancora e il rifugiarsi in questa ricerca come (unica) salvezza sono in realtà tentativi illusori. Questi aspetti si possono vedere in molte nostre azioni quotidiane ma in maniera più lampante nella pratica che per antonomasia contraddistingue il tempo affrancato dal lavoro: il turismo. Il mito del viaggio come ricerca dell'originale, come gesto che rende meno inautentico questa nostra contemporaneità dominata dal globalizzante livellare del dominio tecnico/economico. Siamo sempre attratti e alla ricerca di quello che chiamiamo "autentico" fantasticando forme di vita "pure" e resistenti allo scorrere del tempo e all'avanzare del processo tecnologico. Ma siamo davvero sicuri, dice Baricco, che questo processo sia reale o non sia invece un mito contemporaneo, uno spettro artificiale del passato, una difesa illusoria contro l'avanzare dei barbari? Quale significato attribuire a queste azioni? Sono esse stesse da considerarsi come autentiche? Come altri aspetti riguardanti l'idea del progresso (felice ad esempio l'immagine dello sviluppo delle arti, dove il "passo in avanti" è stato rimpiazzato dal "passo di fianco") il vecchio mondo si mostra nei suoi colpi di coda illudendoci di poter remare contro. Questa illusione è doppia: da una parte non ci rendiamo conto che questa "origine" che cerchiamo non esiste (e non è mai esistita), o meglio, non è mai stata percepita come tale da chi ha vissuto in società più vicine a quell'idea che noi abbiamo in testa quando ce la immaginiamo, e che inoltre, a loro volta, (ma non sistematicamente come ora) avevano la stessa percezione dei cambiamenti relazionati al loro passato; dall'altra il nostro movimento per ricercarla genera nella sua fatticità un deturpamento di quella supposta verginità che cerchiamo e vogliamo preservare. Quello che noi chiamiamo autentico insomma in un certo qual modo non esiste per Baricco, è un meccanismo che ci portiamo dietro di difesa mentre nella realtà stiamo andando nell'opposta direzione senza accorgercene. Calzante dunque la metafora della grande muraglia: una grande muro in difesa di una società che si era pensata perfetta e quindi non più contaminabile. Un tentativo di difesa che ognuno di noi in parte cerca di attuare con il vecchio mondo e le sue forme di vita, illudendoci di poter resistere all'avanzata dei barbari e non accorgendoci che i barbari in fondo sono già in noi.
review 2: Il mondo di oggi.Tutti (chi più, chi meno) ne spendiamo riflessioni al riguardo. Riflessioni tuttavia, che rimangono scollegate fra di loro o tutt'al più tenute insieme da un debole filo.Lui ha visto più in là. Ha guardato organicamente il mondo e ce l'ha ripresentato sotto una chiave propositiva e che non mira alla mera nostalgia del passato.Dopo il Gattopardo, un altro libro che ho sentito mio... Troppo fortunata. Mi sono emozionata per quanto mi sono sentita in simbiosi con lo scrittore. Frase per frase.E poi... che scrittura! Che eleganza, che bellezza, che disinvoltura! Mi piace il Baricco saggista: ti prende per mano e analizza in modo ordinato ma allo stesso tempo assai profondo e complesso, un ragionamento, un evento, un fenomeno.Chissà se qualcuno è stato altrettanto lungimirante come lui in questo argomento... Su altri libri in genere non saprei dire, ma questo mi ha segnato. less
Reviews (see all)
mayying
I have read it on Repubblica.it website (a chapter every week). Interesting.
nyabia
Meriterebbe più di due stelle? Sì, se la punteggiatura non fosse pessima.
Shawnna1
nederlandse vertaling gelezen
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