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New York, fine anni ’60. I quattro fratelli Gold, un po’ per gioco, un po’ per dimostrare di essere coraggiosi, decidono di incontrare una sensitiva in grado di predire la data della loro morte.
Da questo momento del romanzo in avanti seguiamo la vita di Simon, Klara, Daniel e Varya singolarmente, in un continuo passaggio di testimone.
I quattro fanno scelte completamente opposte, e questo elemento della storia dà modo all’autrice di parlare di diversi stili di vita ed eventi storici: l’AIDS, la vita di artisti da strada, l’America post 11 settembre, l’utilizzo di animali nella ricerca, i disturbi ossessivo compulsivi.
Il tema che collega tutte queste vicende, e che fa poi da scheletro a tutto il romanzo, è l’opposizione tra destino e libero arbitrio: se i Gold non avessero visitato la sensitiva, sarebbe cambiato qualcosa nelle loro vite? Rispetto a questo tema la vita più interessante è quella di Klara, decisa a essere più potente di un ipotetico destino, sempre in bilico tra la realtà e l’illusione.
In sostanza The immortalist è un romanzo gradevole, in cui alcuni episodi spiccano anche perchè più focalizzati sul tema portante e meno “distratti” da altre tematiche.
Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per scrivere questa recensione.
* The Immortalists by Chloe Benjamin ★★★☆☆
*Ho letto questo libro in inglese
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